Prima delle elezioni dei componenti del nuovo direttivo del Ciao Club Italia, che avverrà come noto domenica 24 novembre a Ferrara (trovate i dettagli QUI), sono doverose le presentazioni.

Partiamo quindi da Michele SPADARO, classe 1989:

“appartengo al Ciao Club Barletta, in questo anno abbiamo organizzato il 1°INCONTRO IN CIAO e partecipato a vari eventi in città. La mia passione per i motori inizia con le 4 ruote e la mitica Fiat 500 del mio babbo, ma adolescente ricordo il colpo di fulmine per il Ciao, quando ne vidi uno alla mostra scambio di Imola del 2010, e dal quel momento ho incominciato a collezionarli. Ho tanti “pezzi” ma quello a cui sono più affezionato e un Ciao rosso 850 immatricolato il 30 ottobre 1967, trovato con tanta fatica e restaurato da me e mio padre. Sto passando la mia passione per questo ciclomotore Piaggio a mio figlio di 7 anni e credo di essere sulla buona strada. Per il futuro del Ciao Club Italia vorrei partire proprio da qui, dalla Passione, per coinvolgere tutti, anche i più giovani, e trasmettere voglia di partecipare e divertirsi. Vorrei far diventare il Ciao Club Italia un “punto di ritrovo” per tutti i soci. Infine vorrei semplificare e aiutare l’organizzazione di eventi in tutta Italia, cosi da poterci incontrare per scambiarci idee, seduti fianco a fianco sui nostri Ciao.”

Sentiamo ora Dario CAPATTI, classe 1978:

“salgo sul mio primo Ciao nel 1992 in pieno inverno. Divento poi vespista, motociclista, di nuovo vespista e infine lambrettista, ma ho anche una Fiat 500. Non sembra ma ho le idee chiare! Amo tutte le due ruote e soprattutto ciò che è esotico. Ora possiedo un Ciao P del 1993, vari Ciao da rimettere in strada, un Sì e un Bravo. Il Ciao che desidererei più di tutti (ri)avere è il Ciao PX rosso del 1981 del mio nonno. Appartengo al Ciao Club The Monkeys di Parma e al Lambretta Club di Parma, emanazioni della APS The Monkeys Vintage Scootering. Per il Ciao Club Italia ho già organizzato alcune edizioni de “Lo SpolveraCiao”, sempre l’ultima domenica di marzo. Vorrei un Ciao Club Italia semplice e al servizio dei Ciao Club locali affiliati, con poche regole che facciano respirare un senso di libertà, abbracciando anche gli altri moped.”

Abbiamo poi Massimiliano SIVIERI, in arte Max:

“da sempre ho avuto la passione di mettere le mani nei motori, vedere il loro funzionamento e “capirci” da solo. Definirmi focalizzato al mondo Ciao è sbagliato, ma sicuramente grazie al gruppo che si è formato nella mia città (Ferrara), ora il mio hobby dopo il lavoro è quello di mettere a disposizione il mio garage ad amici e soci, per provare a sistemare eventuali acciacchi dei loro Ciao. Godo di una collezione in continuo aumento, facendo mio lo slogan dei Fonzies “uno tira l’altro”. Fra gli acquisti a cui tengo di più posso sicuramente elencare la mia replica del Ciao Italia 90 tricolore, di cui vado davvero fiero, e il mio Ciao stile militare, completamente customizzato, reso confortevole per lunghi viaggi e dotato di molti accessori.”

Ciò che rende interessante e rappresentativa questa lista di candidati è anche la componente femminile, perchè non scordiamo certo quanto il nostro ciclomotore avesse appeal tra le ragazze e se la giocasse col suo fratello maggiore Piaggio Sì.

Ecco quindi Milena MAGRI, classe 1983:

“sono nata dentro l’officina meccanica del mio Papà, che ha contagiato tutta la famiglia trasmettendo la passiome per le 2 e 4 ruote. A 14 anni, nel 1997, mi regalarono un Ciao PX verde bottiglia con cerchi 10 razze Grimeca bianchi, completamente originale, (perché avevano minacciato mio fratello di non elaborarlo) ed è stato il mio simbolo di autonomia e libertà fino ai 18 anni, dopodiché dopo la Patente, è rimasto in soffitta fino a 3 anni fa. In quel momento è scoccata la Magia, in pochi amici, abbiamo cominciato a restaurare i nostri motorini, rendendoli idonei per circolare finalmente , ancora una volta.. su strada. Siamo tornati indietro nel tempo, come quando li usavamo da ragazzini! Ora sono la compagna di Luca Ciliberti e sua spalla nel Ciao Club di Ferrara. Amo intrattenere tutti, coinvolgendo le donne del gruppo, con un buon cocktail e tutta l’allegria possibile , unendo gli appassionati in questo magico mondo in Ciao!”

Prima di passare alla seconda ragazza candidata, parliamo con Luca CILIBERTI, classe 1984:

“anche io non nasco con la passione del Ciao, ma fin da adolescente ho sempre amato il materiale vintage; infatti ho un passato come vespista e cinquecentista.. fino ad arrivare all’attuale passione, che definirei più una ossessione, il Ciao. Attualmente ne possiedo una decina circa, assieme alla mia fedele Milena. Il mio stile è la ricerca di modelli specifici e abbastanza rari, come ad esempio il Porter 3, il Ciao Rigido, il Ciao PX di colore rosa venduto solo nel 1983 e cosi via. Il mio obiettivo nel Ciao Club italia è quello di poter trasmettere a tutti la passione e lo spirito di aggregazione che sono nel DNA di questo ciclomotore e far crescere questo club veramente a livello nazionale e capillare. Amo la dipendenza che si crea partecipando ai raduni e conoscendo nuovi appassionati, specialmente se poi diventano degli amici.”

.. e con Simone OSTO, classe 1977:

“tanti mi conoscono già nel mondo Vespa e Ape e un po’ per tutto quel che riguarda il mondo Piaggio nel collezionismo. Mia moglie mi definisce come un “malato Piaggio” a tal punto che sono riuscito a contagiare anche lei, portandola ad avere i suoi personali mezzi Vespa e Ciao. Lo spirito con cui affrontiamo la nostra passione riguarda di più le persone con le quali stiamo passando ore felici piuttosto che il mezzo che stiamo guidando per farlo. Il mio primo Ciao l’ho acquistato con la prima paghetta ed i primi stipendi quando avevo 16 anni, ma purtroppo non ricordo più che fine ha fatto. Dopo tanti anni di Vespa e Ape, una decina di anni fa portai a casa lo strano Ciao per cui oggi tutti mi conoscono. Sto parlando del famoso Ciao Porter 3 prima serie. Era brutto, sporco e trascurato. Quando lo vidi sembrava volesse parlarmi.. dirmi “portami a casa con te” ..e così ho fatto. L’ho tenuto nascosto per un po’ fino a quando non ho iniziato ad usarlo nei primi raduni Ciao e ora ne vado fiero. Ho iniziato così a collezionare talmente tanti Ciao, Bravo, Sì, da perdere il conto. Il mio obiettivo nel Ciao Club Italia è riuscire a contagiare più gente possibile, come ho già fatto con mia moglie e tanti amici, trasmettendo felicità e spirito di libertà, cercando al contempo di instaurare convenzioni che possano portare benefit agli associati.”

Ed eccoci infine a parlare con Elisabetta LAVEDER, classe 1988:

“ho guidato il mio primo Ciao a 13 anni, il Ciao PX bianco di mia zia nel cortile della casa della nonna, ma la mia avventura è cominciata con il mio compagno, un collezionista di Vespa. Incuriosita dal suo mondo, ho chiesto un Ciao da potere guidare assieme a lui e precisamente un Ciao rosa! Da quel desiderio è quindi arrivato il mio primo Ciao C9 rosa shocking anno 1968. Successivamente abbiamo scoperto il piacere di collezionarli e imparare tutto quello che li riguarda, così la raccolta è aumentata fino ad arrivare a circa 20 ciclomotori (restaurati e da restaurare).  La cosa che mi piace particolarmente è la vasta scelta di colori che la Piaggio mise a disposizione dei clienti e ora che abbiamo i modelli che desideravamo, siamo sempre alla ricerca del colore mancante. Insieme ad un amico, abbiamo dato vita a un gruppo di appassionati a Vicenza, che si è poi affiliato al Ciao Club Italia. In questo 2024 abbiamo organizzato il nostro primo raduno proprio a Vicenza. Il mio obiettivo è aumentare la rete di appassionati in ogni regione, portando ad avere il Ciao Club Italia come un riferimento per tutti. Oltre il ciao la mia grande passione è l’equitazione.”