La Seregno – Pontedera in Ciao
Il racconto della terza edizione della Seregno - Pontedera da parte del Ciao Club Monza e Brianza
Per celebrare la storia del Piaggio Ciao
Testo di Andrea MONACA
Editing Redazione Ciao Club Italia
Il 31 maggio 2024, noi quattro amici della Sezione Monza e Brianza del Ciao Club Italia siamo partiti da Seregno (MB), ognuno a bordo del proprio inseparabile Piaggio Ciao, per un viaggio emozionante con destinazione il Museo Piaggio di Pontedera. La partenza è avvenuta dalla storica ex fabbrica Dell’Orto, luogo simbolico per il nostro gruppo e per la passione che ci unisce.
Questo viaggio, che per la sezione Monza e Brianza è stata la terza edizione, non è stato solo un tributo al leggendario motorino, ma anche la rievocazione dello stesso tragitto fatto negli anni Sessanta dal Cavaliere del Lavoro Giuseppe CAU nonché un tributo alla nostra amicizia che si è rafforzata negli anni grazie a questa passione comune.
La preparazione dei nostri Ciao è stata un lavoro di squadra.
Ognuno ha dato il proprio contributo, condividendo competenze e sostegno. Ambrogio, il nostro meccanico di fiducia, ci ha sempre consigliato. Grazie ai suoi fondamentali e mirati consigli, abbiamo potuto affrontare il percorso in sicurezza, assicurandosi che i motori fossero perfetti per affrontare ogni chilometro; Andrea, soprannominato “la guida”, ha pianificato il percorso nei minimi dettagli; Stefano, il nostro Carabiniere (ormai in pensione), ha saputo portare allegria e leggerezza anche nei momenti più complessi; infine, io, il novello, che affrontavo per la prima volta la Seregno-Pontedera con emozione e qualche incertezza, ma sempre supportato dal gruppo.
Il meteo non ci ha regalato una giornata serena, alla partenza pioveva, una situazione non ideale per mettersi in viaggio, ma non ci siamo lasciati intimorire. Dopo il primo tratto caratterizzato da traffico e pioggia, è arrivato il momento di affrontare il passaggio più impegnativo: il passo della Cisa. Tornanti ripidi e salite hanno messo a dura prova i nostri Piaggio Ciao, ma il gioco di squadra ha fatto la differenza. Proprio prima di intraprendere la salita, una notizia ci ha colpito profondamente: la scomparsa del Cavaliere, storico collaudatore Piaggio, figura chiave nello sviluppo del Ciao e leggendario pilota delle prime gare con la Vespa negli anni ’50.
Giuseppe Cau ha rappresentato l’essenza della passione motoristica italiana del dopo guerra.
Ci è sembrato ancora più importante continuare il nostro viaggio anche in suo onore. E’ stato un momento commovente perché noi stavamo affrontando questo viaggio anche per colui che da collaudatore del Ciao Piaggio, lo aveva fatto tanti anni prima. Non dimenticherò mai quando Andrea mi disse, trattenendo le lacrime: “ragazzi, adesso faremo il passo della Cisa in cinque, da adesso saremo in cinque…”.
Superare il Passo della Cisa è stato faticoso, in particolare per me che scrivo in quanto avevo un rapporto non adatto per le salite, ma dopo vari tentativi per capire come risolvere il problema, ho trovato la soluzione di spostare il baricentro, con il corpo, in avanti, alleggerendo la ruota posteriore. Superato il grosso ostacolo, siamo arrivati ad Aulla intorno alle 20:00, dove ci siamo fermati per la prima tappa. Una doccia rigenerante, una cena condivisa e qualche risata hanno rinnovato le nostre energie per affrontare il tratto finale del viaggio.
Accanto alla celebre torre.
La mattina del 1° giugno, dopo una sosta a Pisa per qualche scatto accanto alla celebre torre, siamo finalmente arrivati a Pontedera verso le 12:30. Ad attenderci c’era il caloroso benvenuto del Ciao Club di Pontedera e di un gruppo di storici operai Piaggio. L’incontro è stato emozionante: ascoltare i loro racconti, dai primi passi del Ciao alla leggendaria Parigi-Dakar in Vespa, il loro senso di appartenenza all’azienda, la ricostruzione dopo la fine della guerra, il senso di squadra, ci ha fatto rivivere momenti cruciali della storia motoristica italiana.
Questa avventura non è stata solo un omaggio a un ciclomotore simbolo di un’epoca e alla nostra passione comune, ma anche una dimostrazione di quanto una amore condiviso possa creare legami indissolubili. Chilometro dopo chilometro, abbiamo scoperto che il Ciao non è solo un mezzo di trasporto: è il motore di un’amicizia che ci spinge a sognare e a vivere esperienze uniche, sempre insieme.
Nota della Redazione
Anche in questo 2025 appena iniziato ci sarà occasione di rivivere questa esperienza assieme al Ciao Club Monza e Brianza. Non appena avremo le date non esisteremo a comunicarvele, in modo che chi volesse, potrà condividere un pezzo di strada assieme ai nostri amici. Ringraziamo Andrea Monaca per averci trasmesso le sue sensazioni attraverso questo scritto e vi sproniamo a fare altrettanto con le vostre esperienze in sella al Ciao!