Un Club sul Ciao ? ... addirittura un altro sito... ma servono veramente?

Premessa: non vogliamo insegnare nulla a nessuno e per i super esperti ci sarà da criticare.

Ma di fronte a discussioni tipo:
«Ah! Vi piace il Ciao! anch’io né ho uno…»
«Ah si? Che modello è?» (Con sorriso a 46 denti)
Risposta: «Bianco…»

Al bar della pizzeria dove ci siamo trovati ieri sera e se in aggiunta consideriamo che proprio ieri (16 febbraio 2017 ndr) parlando di musica con un ventenne, gli nominiamo i Beatles e lui ci chiede «chiii?»
Ci sono crollate tutte le certezze!

Quindi, dopo la notte insonne, non per la pizza con spianata calabra, ma per quanto abbiamo sentito, decidiamo di riscrivere la presentazione del Club e partire dalle basi. Che siate arrivati qui per caso, siate neofiti, oppure degli habitué del forum più gettonato sul Ciao, partirete tutti da qui: dalle nozioni base sul ciclomotore modello Ciao, prodotto dalla Piaggio tra il 1967 e il 2006.
I super esperti troveranno pane per i loro denti più avanti.

Step 1
Come riconoscere un Ciao dagli altri ciclomotori

Solo per iniziare, Vi invitiamo a guardare tra le tante foto presenti sul sito. Al momento non date molto peso alle differenze, ma se non le vedete avrete bisogno di un buon oculista. Viceversa, dopo averli visti tutti assieme siete andati in confusione? Tranquilli, troverete tutte le info nelle pagine a seguire.

Step 2
Avete trovato un Ciao (ne siete sicuri perché corrisponde a quello di una foto vista qua)

Anche in questo caso lasciateci il beneficio del dubbio. Tempo fa fummo contattati perché volevano gentilmente regalarci un Ciao. Arrivati sul posto, il nostro Ciao si era trasformato in un Cimatti Chic, un’altra volta era magicamente lui bello nel suo colore verde mela, ma… sotto forma di un Malanchino.
Quindi, se qualcosa non torna con quanto descritto sotto, fatevi la domanda: «perché questo Ciao ha le scritte Fifty?»

Funzionamento generale del Ciao: essendo il ciclomotore dotato di un motore a due tempi, la benzina deve essere additivata con apposito olio nella percentuale del 2%. Una volta ottenuta la miscela, bisogna inserirla nel serbatoio dalla capacità di circa 2,8 litri. Attenzione! dobbiamo fare un primo distinguo: verificare che il Ciao non abbia delle strane scritte Mix sui fianchi e/o un serbatoio dietro al sellino. In questo caso vi consigliamo intanto di dargli una pulita o di leggere subito la scheda relativa a questo modello prima di passare all’operazione miscela.

Per tutti gli altri, preparata la miscela (avvisiamo i cinquantenni che la miscela é sparita dai distributori dalla fine degli anni ’90 ed è quindi necessario essere autonomi a casa e in viaggio), non resta che provare ad accederlo. Non è facile alle prime armi coordinare il gesto, ma dopo qualche prova sarete subito degli esperti, motorino in cavalletto, ruota posteriore alzata, si abbassa la levetta dell’aria che esce dalla pedana poggiapiedi a dx (questo se il vostro Ciao è un pre 1980). La levetta va invece spinta in dentro sul lato opposto (sx) per tutte le serie post 1980. (Non siamo fiscali, qui siamo al corso base, ma in realtà la produzione del PX con la levetta sul lato opposto inizia a fine 1979).

Bene, adesso bisogna tirare la levetta dell’arcivalvola, posta sul manubrio (quella piccola a sinistra) e da terra portare il pedale in alto, quindi dare una mezza pedalata bella secca e contemporaneamente accelerare e chiudere l’arcivalvola (mollare la levetta). Se il Ciao va in moto, dopo 20/30 anni di garage e non siete a Lourdes, recintate il posto gridando al miracolo, però siete quasi pronti a seguirci su strada, passare allo step 3. viceversa, anche salendoci per pedalare a più non posso il Ciao non va in moto (fatelo ma non servirà) le vostre possibilità sono 2: o lo portate dal meccanico oppure dovete continuare a leggere queste pagine, cosa che vi consigliamo di fare anche se avete scelto l’ opzione 1, cercheremo di insegnarvi cosa fare se il vostro Ciao (?) non va in moto.

Step 3
Il Ciao è acceso, siete dei miracolati oppure non avete atteso le nostre istruzioni e avete speso dal meccanico più del valore del Ciao stesso?!

Ora siete sicuri di poter partire su strada? Le regole sono cambiate, la vecchia targa usata dal nonno non è più “omologata” servono la nuova targa in formato extra size (un pugno in un occhio a livello estetico) , la revisione e l’assicurazione. Questo per il Ciao, mentre a voi serve il casco omologato, e inoltre sarebbe meglio che vi dotaste anche di un paio di guanti, foulard e occhiali, oltre il kit miscela.

È stata dura, ma ora avete tutto, dovreste essere su ruota formula all inclusive con 500 / 1.000 € se questa cifra non vi spaventa siete pronti per vivere assieme a noi delle avventure che non avreste mai immaginato.

Il sito ha una parte a cui tutti possono accedere, ma abbiamo creato una sezione molto ricca, riservata solo agli associati. Per il Ciao Club Italia sarà un onore se vorrete condividere con noi questa passione, il Club è aperto a tutti e se saremo in tanti potremo fare grandi cose, perché niente può far raggiungere grandi traguardi come la passione e la forza di un gruppo.